Io sto con Massimo Bossetti.

Io sto con il Diritto di difesa. Io sto con la Giustizia. Io sto con la ricerca della Verità.

Questo sito è portavoce delle tantissime persone che avendo studiato attentamente il caso credono fermamente nell’innocenza del sig. Massimo Bossetti.

Ma soprattutto delle tantissime persone che hanno la piccola Yara Gambirasio nel cuore e che per lei, per la sua ammirevole famiglia e per l’Italia intera desiderano sia davvero fatta chiarezza su questa terribile vicenda.

Per la povera vittima che merita vera giustizia e per un padre di famiglia innocente che non merita di passare il resto della sua vita in carcere.

Perché la piccola Yara merita
VERA verità e VERA giustizia!

E perché i figli di Massimo Bossetti meritano di riavere loro padre a casa.

Chi siamo

Siamo centinaia, migliaia e probabilmente MILIONI di comuni cittadini italiani che, in modo totalmente indipendente e libero, si sono interessati al caso giudiziario del terribile delitto della povera Yara Gambirasio e che assistendo personalmente alle udienze, leggendo, studiando, informandosi, visitando i luoghi e soprattutto “ragionando con la propria testa” sono giunti con fermezza alla conclusione che il sig. Massimo Bossetti sia innocente e non meriti per motivo alcuno la condanna all’ergastolo.

Nessuno di noi conosce il sig. Bossetti o ha interesse personale a difenderne i diritti. Semplicemente siamo persone dotate di sufficiente empatia e senso civico da non riuscire ad ignorare il dramma umano e famigliare che questa persona sta vivendo.

E soprattutto, da non riuscire a sopportare il modo con il quale è stato giudicato negandogli un reale diritto di difesa (sancito dall’art. 111 della nostra Costituzione), ossia negandogli di poter dimostrare al mondo intero la sua estraneità ai fatti ottenendo il riesame da parte di un secondo laboratorio “super partes” della traccia biologica che lo incrimina e che tutt’ora è conservata in quantità sufficiente al San Raffaele di Milano.

Riesame mai concessogli nonostante ci siano 22 chiare anomalie scientifiche su quel risultato genetico e nonostante la parte mitocondriale dello stesso DNA non appartenesse a lui.

Ora siamo davvero in tanti ad aver aperto gli occhi e a credere o meglio a “vedere chiaramente” la sua innocenza. Anzi, non siamo in tanti… siamo davvero in troppi.

Tutti noi CREDIAMO che il sig. Massimo Bossetti NON sia un pedofilo e un brutale assassino come ci hanno voluto raccontare basandosi sul NULLA e CREDIAMO che le prove fino a qui raccolte dimostrino chiaramente che NON possa aver lui commesso questo ignobile delitto.

In questo sito spiegheremo in modo estremamente chiaro, lucido, razionale (e soprattutto EDUCATO e RISPETTOSO nei confronti di tutti) i motivi per i quali riteniamo non esista alcuna prova certa, concreta e reale contro l’imputato e per i quali riteniamo non esistano in nessun modo gli estremi per una condanna “oltre ogni ragionevole dubbio”.

Ma soprattutto, tutti NOI pensiamo che in un paese democratico e civile come l’Italia, una qualunque persona (innocente o colpevole che sia) abbia il diritto di difendersi richiedendo legittimamente una seconda perizia sulla traccia genetica che lo condanna.

Diritto che è stato fino ad oggi NEGATO al sig. Bossetti e che in questo sito richiediamo al Ministero di Grazia e Giustizia.

Difendere Massimo Bossetti significa difendere il Diritto di Difesa nel nostro Paese! Significa difendere NOI STESSI!

Il sig. Massimo Bossetti è stato arrestato lunedì 16 giugno 2014 intorno alle ore 17 presso il cantiere nel quale lavorava. Da quel giorno Massimo Bossetti è in carcere a vita senza alcuna VERA prova a suo carico e, cosa ancora peggiore, senza aver avuto la possibilità di difendersi veramente.

Aiutiamo Massimo Bossetti. Aiutiamo la Verità ad emergere. Aiutiamo la piccola e povera Yara ad avere vera Giustizia e non un colpevole “qualunque” in carcere.

Petizione per difendere il Diritto di Difesa negato al sig. Bossetti

Spett. Ministero di Grazia e Giustizia.

Il sig. Massimo Bossetti è stato condannato in via definitiva alla pena dell’ergastolo per il terribile omicidio della povera Yara Gambirasio.

Questo, nonostante su di lui non siano state trovate alcune prove di colpevolezza se non una traccia incompleta e anomala di DNA totalmente incerto e certamente da ri-verificare (come chiaramente sottolineato da diversi scienziati e luminari della genetica). Nonostante ogni ulteriore prova necessaria a sostenere il risultato anomalo di tale traccia sia stata definitivamente confutata e rivelata priva di fondamenta.

Nonostante sia stato smontato il video del suo furgone in prossimità della palestra della ragazza, non sia stato possibile trovare un movente e impossibile ricostruire una dinamica logica dei fatti. Nonostante tra i due non ci sia mai stato un solo contatto fisico o telefonico e nonostante sul povero cadavere siano stati ritrovati numerosi altri DNA noti e ignoti. Nonostante le testimonianze di chi frequentava il luogo del ritrovamento raccontino scenari molto diversi e nonostante sia stato dimostrato Massimo Bossetti non avesse mai espresso interesse sessuale nei confronti di minori o una personalità sadica o deviata. Nonostante, quindi, queste e tutte le altre supposizioni dell’accusa (nessuna esclusa) siano state ampiamente smontate e rese prive di significato.

Nonostante tutto ciò, Massimo Bossetti resterà in galera a vita per un omicidio che molto probabilmente non ha mai commesso, senza aver avuto la possibilità di difendersi.

Per dimostrare la propria innocenza, Massimo Bossetti ha più volte richiesto, tramite i suoi Avvocati difensori, il legittimo “riesame” della traccia genetica che lo incrimina (come il Diritto di Difesa sancito dall’art. 111 della nostra Costituzione garantirebbe a chiunque) ma questo gli è sempre stato incomprensibilmente negato, impedendogli di fatto di potersi difendere da questa orribile accusa.

In un processo che ruota ESCLUSIVAMENTE intorno ad un DNA scientificamente ritenuto “anomalo e incerto”, noi cittadini riteniamo sia di FONDAMENTALE importanza, in un paese civile e democratico come l’Italia, permettere all’imputato (colpevole o innocente che sia) di potersi difendere da un’accusa così grave e di ottenere un secondo riesame da parte di un laboratorio designato e super partes.

Come cittadini italiani, pretendiamo che i diritti civili, umani e di difesa vengano rispettati nel nostro Paese e chiediamo a gran voce che VENGA CONCESSA AL SIG. MASSIMO BOSSETTI IL RIESAME DELLA TRACCIA GENETICA OGGETTO DELLA DISCUSSIONE (CHE SAPPIAMO ESSERE TUTT’OGGI CONSERVATA AL SAN RAFFAELE DI MILANO) AL FINE DI POTER PROVARE LA PROPRIA INNOCENZA.

Per il bene di Yara, che merita vera giustizia e non un’altra vittima in carcere. Per la famiglia Gambirasio che merita verità e rispetto. E per un padre di famiglia che merita di tornare a casa dai suoi figli.

Grazie di cuore.

Firma la Petizione e difendi anche tu i diritti del sig. Massimo Bossetti.

Spett. Ministero di Grazia e Giustizia.

Il sig. Massimo Bossetti è stato condannato in via definitiva alla pena dell’ergastolo per il terribile omicidio della povera Yara Gambirasio.

Questo, nonostante su di lui non siano state trovate alcune prove di colpevolezza se non una traccia incompleta e anomala di DNA totalmente incerto e certamente da ri-verificare (come chiaramente sottolineato da diversi scienziati e luminari della genetica). Nonostante ogni ulteriore prova necessaria a sostenere il risultato anomalo di tale traccia sia stata definitivamente confutata e rivelata priva di fondamenta.

Nonostante sia stato smontato il video del suo furgone in prossimità della palestra della ragazza, non sia stato possibile trovare un movente e impossibile ricostruire una dinamica logica dei fatti. Nonostante tra i due non ci sia mai stato un solo contatto fisico o telefonico e nonostante sul povero cadavere siano stati ritrovati numerosi altri DNA noti e ignoti. Nonostante le testimonianze di chi frequentava il luogo del ritrovamento raccontino scenari molto diversi e nonostante sia stato dimostrato Massimo Bossetti non avesse mai espresso interesse sessuale nei confronti di minori o una personalità sadica o deviata. Nonostante, quindi, queste e tutte le altre supposizioni dell’accusa (nessuna esclusa) siano state ampiamente smontate e rese prive di significato.

Nonostante tutto ciò, Massimo Bossetti resterà in galera a vita per un omicidio che molto probabilmente non ha mai commesso, senza aver avuto la possibilità di difendersi.

Per dimostrare la propria innocenza, Massimo Bossetti ha più volte richiesto, tramite i suoi Avvocati difensori, il legittimo "riesame" della traccia genetica che lo incrimina (come il Diritto di Difesa sancito dall'art. 111 della nostra Costituzione garantirebbe a chiunque) ma questo gli è sempre stato incomprensibilmente negato, impedendogli di fatto di potersi difendere da questa orribile accusa.

In un processo che ruota ESCLUSIVAMENTE intorno ad un DNA scientificamente ritenuto "anomalo e incerto", noi cittadini riteniamo sia di FONDAMENTALE importanza, in un paese civile e democratico come l'Italia, permettere all’imputato (colpevole o innocente che sia) di potersi difendere da un’accusa così grave e di ottenere un secondo riesame da parte di un laboratorio designato e super partes.

Come cittadini italiani, pretendiamo che i diritti civili, umani e di difesa vengano rispettati nel nostro Paese e chiediamo a gran voce che VENGA CONCESSA AL SIG. MASSIMO BOSSETTI IL RIESAME DELLA TRACCIA GENETICA OGGETTO DELLA DISCUSSIONE (CHE SAPPIAMO ESSERE TUTT'OGGI CONSERVATA AL SAN RAFFAELE DI MILANO) AL FINE DI POTER PROVARE LA PROPRIA INNOCENZA.

Per il bene di Yara, che merita vera giustizia e non un’altra vittima in carcere. Per la famiglia Gambirasio che merita verità e rispetto. E per un padre di famiglia che merita di tornare a casa dai suoi figli.

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