I cani molecolari

Tre giorni dopo la scomparsa della piccola Yara, tre cani molecolari furono messi sulle sue tracce. Due di loro, compreso il famoso Joker (un Bloodhound che arriva dalla Svizzera, tra i migliori segugi al mondo), seguirono lo stesso tragitto: palestra – uscita posteriore di servizio riservata al personale – tragitto in direzione opposta a quella di casa Gambirasio – cantiere di Mapello distante pochi km dalla palestra. Cantiere nel quale NON lavorava il Massimo Bossetti.

Joker puntò dritto al magazzino degli attrezzi e al container adibito a spogliatoio degli operai polacchi. ll cane sembrava “impazzito”, dichiarò l’operatore che lo conduceva. Il cantiere venne messo sottosopra e la proprietà distrusse il pavimento a proprie spese pur di collaborare alle indagini, ma non fu rinvenuta altra traccia di Yara se non quella fiutata dai cani. Possibile? Sì, perché i segugi captano il passaggio di una persona, così come di un mezzo sulla quale è salita, o di un’altra persona con la quale è entrata in contatto.

Non per forza Yara è lì ma certamente la sua scomparsa è legata a quel cantiere. Perché in quel cantiere ci è stata o è salita su un mezzo di quel cantiere o qualcuno che lavorava in quel cantiere è entrato in contatto con lei.

E Massimo Bossetti NON lavorava in quel cantiere…

Il 16 marzo 2016 durante la 34a udienza del processo contro Massimo Giuseppe Bossetti, Dominic Salsarola, un archeologo del pool del medico legale Cristina Cattaneo, specializzato nelle tecniche di scavo e nella topografia per la posizione dei corpi, citato come testimone, ha rivelato in aula che ancora il 25 febbraio, esattamente il giorno prima del ritrovamento di Yara a Chignolo, aveva fatto un sopralluogo nel cantiere di Mapello, su incarico dello stesso Pm Letizia Ruggeri, alla ricerca proprio del cadavere di Yara.

Salsarola notò subito, durante questo sopralluogo, che nel cantiere erano stati aggiunti «elementi costruttivi» (nuovi fabbricati) dei quali ipotizzò subito la demolizione per poter fare ricerche più approfondite…

Il giorno dopo l’incarico gli fu revocato perché, nel primo pomeriggio, il corpo di Yara fu ritrovato nel campo di Chignolo d’Isola. Solo un caso? Ricordiamo che quel campo di Chignolo fu perlustrato dai volontari e sorvolato per tre mesi dagli elicotteri della Protezione civile, dei Carabinieri e della Polizia, oltreché dal comandante Iro Rovedatti, del Volo a vela di Valbrembo, che non notarono mai nulla.

“Se ci fosse stato lo avrei notato durante i miei voli”, dichiarò Iro Rovedatti.

La testimonianza dell’archeologo Dominic Salsarola ha subito fatto sorgere un sospetto:

Yara per tre mesi è stata tenuta nascosta all’interno del grande cantiere e, appena si prospettò l’ipotesi di alcune demolizioni, nella notte fra il 25 e il 26 febbraio 2011 fu portata via e abbandonata nel campo incolto più vicino?

Tutto farebbe pensare a questo, soprattutto la parziale corificazione presente sul corpo della povera ragazza (fenomeno possibile solo all’interno di un ambiente chiuso e secco), la calce rinvenuta sui vestiti e la totale assenza di segni di animale che sicuramente avrebbe dovuto avere se fosse rimasta in quel campo.

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