Petizione per difendere il Diritto di Difesa negato al sig. Bossetti

Spett. Ministero di Grazia e Giustizia.

Il sig. Massimo Bossetti è stato condannato in via definitiva alla pena dell’ergastolo per il terribile omicidio della povera Yara Gambirasio.

Questo, nonostante su di lui non siano state trovate alcune prove di colpevolezza se non una traccia incompleta e anomala di DNA totalmente incerto e certamente da ri-verificare (come chiaramente sottolineato da diversi scienziati e luminari della genetica). Nonostante ogni ulteriore prova necessaria a sostenere il risultato anomalo di tale traccia sia stata definitivamente confutata e rivelata priva di fondamenta.

Nonostante sia stato smontato il video del suo furgone in prossimità della palestra della ragazza, non sia stato possibile trovare un movente e impossibile ricostruire una dinamica logica dei fatti. Nonostante tra i due non ci sia mai stato un solo contatto fisico o telefonico e nonostante sul povero cadavere siano stati ritrovati numerosi altri DNA noti e ignoti. Nonostante le testimonianze di chi frequentava il luogo del ritrovamento raccontino scenari molto diversi e nonostante sia stato dimostrato Massimo Bossetti non avesse mai espresso interesse sessuale nei confronti di minori o una personalità sadica o deviata. Nonostante, quindi, queste e tutte le altre supposizioni dell’accusa (nessuna esclusa) siano state ampiamente smontate e rese prive di significato.

Nonostante tutto ciò, Massimo Bossetti resterà in galera a vita per un omicidio che molto probabilmente non ha mai commesso, senza aver avuto la possibilità di difendersi.

Per dimostrare la propria innocenza, Massimo Bossetti ha più volte richiesto, tramite i suoi Avvocati difensori, il legittimo “riesame” della traccia genetica che lo incrimina (come il Diritto di Difesa sancito dall’art. 111 della nostra Costituzione garantirebbe a chiunque) ma questo gli è sempre stato incomprensibilmente negato, impedendogli di fatto di potersi difendere da questa orribile accusa.

In un processo che ruota ESCLUSIVAMENTE intorno ad un DNA scientificamente ritenuto “anomalo e incerto”, noi cittadini riteniamo sia di FONDAMENTALE importanza, in un paese civile e democratico come l’Italia, permettere all’imputato (colpevole o innocente che sia) di potersi difendere da un’accusa così grave e di ottenere un secondo riesame da parte di un laboratorio designato e super partes.

Come cittadini italiani, pretendiamo che i diritti civili, umani e di difesa vengano rispettati nel nostro Paese e chiediamo a gran voce che VENGA CONCESSA AL SIG. MASSIMO BOSSETTI IL RIESAME DELLA TRACCIA GENETICA OGGETTO DELLA DISCUSSIONE (CHE SAPPIAMO ESSERE TUTT’OGGI CONSERVATA AL SAN RAFFAELE DI MILANO) AL FINE DI POTER PROVARE LA PROPRIA INNOCENZA.

Per il bene di Yara, che merita vera giustizia e non un’altra vittima in carcere. Per la famiglia Gambirasio che merita verità e rispetto. E per un padre di famiglia che merita di tornare a casa dai suoi figli.

Grazie di cuore.

Firma la Petizione e difendi anche tu i diritti del sig. Massimo Bossetti.

Spett. Ministero di Grazia e Giustizia.

Il sig. Massimo Bossetti è stato condannato in via definitiva alla pena dell’ergastolo per il terribile omicidio della povera Yara Gambirasio.

Questo, nonostante su di lui non siano state trovate alcune prove di colpevolezza se non una traccia incompleta e anomala di DNA totalmente incerto e certamente da ri-verificare (come chiaramente sottolineato da diversi scienziati e luminari della genetica). Nonostante ogni ulteriore prova necessaria a sostenere il risultato anomalo di tale traccia sia stata definitivamente confutata e rivelata priva di fondamenta.

Nonostante sia stato smontato il video del suo furgone in prossimità della palestra della ragazza, non sia stato possibile trovare un movente e impossibile ricostruire una dinamica logica dei fatti. Nonostante tra i due non ci sia mai stato un solo contatto fisico o telefonico e nonostante sul povero cadavere siano stati ritrovati numerosi altri DNA noti e ignoti. Nonostante le testimonianze di chi frequentava il luogo del ritrovamento raccontino scenari molto diversi e nonostante sia stato dimostrato Massimo Bossetti non avesse mai espresso interesse sessuale nei confronti di minori o una personalità sadica o deviata. Nonostante, quindi, queste e tutte le altre supposizioni dell’accusa (nessuna esclusa) siano state ampiamente smontate e rese prive di significato.

Nonostante tutto ciò, Massimo Bossetti resterà in galera a vita per un omicidio che molto probabilmente non ha mai commesso, senza aver avuto la possibilità di difendersi.

Per dimostrare la propria innocenza, Massimo Bossetti ha più volte richiesto, tramite i suoi Avvocati difensori, il legittimo "riesame" della traccia genetica che lo incrimina (come il Diritto di Difesa sancito dall'art. 111 della nostra Costituzione garantirebbe a chiunque) ma questo gli è sempre stato incomprensibilmente negato, impedendogli di fatto di potersi difendere da questa orribile accusa.

In un processo che ruota ESCLUSIVAMENTE intorno ad un DNA scientificamente ritenuto "anomalo e incerto", noi cittadini riteniamo sia di FONDAMENTALE importanza, in un paese civile e democratico come l'Italia, permettere all’imputato (colpevole o innocente che sia) di potersi difendere da un’accusa così grave e di ottenere un secondo riesame da parte di un laboratorio designato e super partes.

Come cittadini italiani, pretendiamo che i diritti civili, umani e di difesa vengano rispettati nel nostro Paese e chiediamo a gran voce che VENGA CONCESSA AL SIG. MASSIMO BOSSETTI IL RIESAME DELLA TRACCIA GENETICA OGGETTO DELLA DISCUSSIONE (CHE SAPPIAMO ESSERE TUTT'OGGI CONSERVATA AL SAN RAFFAELE DI MILANO) AL FINE DI POTER PROVARE LA PROPRIA INNOCENZA.

Per il bene di Yara, che merita vera giustizia e non un’altra vittima in carcere. Per la famiglia Gambirasio che merita verità e rispetto. E per un padre di famiglia che merita di tornare a casa dai suoi figli.

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